Cenacolo Vinciano: il tradimento (non) è un’opera d’arte
Scritto da Luana Falasca il Giugno 22, 2023
Il Cenacolo Vinciano è un’opera straordinaria, dipinta da Leonardo tra il 1494 e il 1498.
È un dipinto rivoluzionario e innovativo come il suo autore, anche perché stravolge molti elementi della tradizionale iconografia della pittura quattrocentesca.
La rivoluzione leonardesca
In quegli anni tutti gli artisti sceglievano di rappresentare l’ultima cena nel momento dell’eucarestia, con il Cristo che benedice il vino e il pane e la figura di Giuda (il traditore) defilata rispetto agli altri apostoli, spesso sul lato opposto del tavolo.
Leonardo da Vinci, invece, decise di raffigurare la scena nel momento in cui Gesù rivela ai suoi compagni che presto verrà tradito proprio da uno di loro.
Tutti sono seduti sullo stesso lato del tavolo, compreso Giuda che è alla destra di Cristo, accanto a Giovanni e Pietro – quindi tra i preferiti.
Il linguaggio degli apostoli impresso sul muro
Il dipinto ci si presenta davanti come fosse animato, sulla parete di fondo del refettorio del convento dei Domenicani, annesso alla chiesa Santa Maria delle Grazie di Milano.
Ogni personaggio esprime il suo stato d’animo con l’espressione del volto, la posizione del corpo e delle mani.
Sconcerto, paura, rabbia, sospetto: tutto in una specie di fermo immagine di una scena “girata” più di duemila anni fa.
Giuda è in ombra, come se provasse vergogna a mostrare il proprio viso alla luce; sembra più piccolo degli altri, forse a sottolinearne la statura morale attraverso la dimensione ridotta.
I personaggi, nella composizione, sono senza aureola: anche questo sovverte quanto si era abituati a vedere all’epoca.
Sono uomini con le loro debolezze e i loro istinti, anche i più bassi.
Persino il Cristo è dipinto senza aureola, come fosse un uomo qualunque. Un uomo che ha scoperto il tradimento di un amico.
È assorto in una tristezza all’apparenza serena, lo stato d’animo di chi ha già digerito la brutta notizia, elaborato il dolore e infine perdonato.
Ed è forse questa umanità che, più di ogni altra cosa, rende il dipinto straordinario.
Purtroppo nella vita è piuttosto probabile fare esperienza di tradimenti, per questo la scena del cenacolo ci tocca tutti da vicino.
Il coinvolgimento che suscita è tale che, guardandola, non possiamo fare a meno di chiederci: quando di nuovo qualcuno compirà un’azione spregevole, approfittando della buona fede e della fiducia di qualcun altro, da che parte del tavolo vorremo stare?