Artisti contro la guerra: stop streaming e live pro Ucraina

Scritto da il Marzo 24, 2022

A partire dagli inizi di marzo si sono moltiplicate le proteste e le iniziative contro l’invasione di Putin e della Russia ai danni dell’Ucraina. Anche l’ambito della musica ha tentato e tenta di fare quel poco che può attraverso gli strumenti che ha: una sorta di embargo dei concerti e il veto allo streaming sul territorio russo. Ma non solo.

Gilmour e i Pink Floyd

beatriz-miller details

La copertina di un album dei Pink Floyd

Per una volta di nuovo con la stessa visione delle cose, David Gilmour e quel che resta dei Pink Floyd hanno preso una posizione ben precisa a proposito dell’atteggiamento di Mosca nei confronti dello Stato ucraino.

Così il gruppo britannico ha ritirato la propria musica dalle piattaforme digitali russe e bielorusse. Non è chiaro se di mezzo vi sia anche l’intenzione di bloccare quanto più possibile la trasmissione del repertorio anche in radio.

La nota è stata diffusa i primi giorni di marzo attraverso il canale Twitter della band, cui ha fatto eco pochi giorni più tardi la voce del chitarrista solista che dai suoi social ha fatto sapere di avere una nuora ucraina, sottolineando il proprio pensiero: «Smettete di uccidere i vostri fratelli, questa guerra non avrà vincitori».

La questione Iron Maiden-Green Day (e Nick Cave)

lachy-spratt- concert

Un concerto dal vivo

Alcune tra le più famose band del pianeta hanno deciso di cancellare le date previste per i loro live in terra russa.

È il caso degli Iron Maiden e dei Green Day, i quali hanno maturato questa scelta di comune accordo con i rispettivi promoter più per ragioni legate alla sicurezza degli spettatori che per protesta.

O almeno è quel che emerge dalla nota ufficiale rilasciata dall’entourage della band di Bruce Dickinson: «La nostra priorità è e sempre sarà l’incolumità dei fan».

Non dissimile, come accennato, l’atteggiamento del gruppo capitanato da Billie Joe Armstrong: «Questo non è il momento dei concerti rock negli stadi, ci sono cose più importanti», hanno fatto sapere in merito all’annullamento del concerto previsto a Mosca il 29 maggio prossimo, «sappiamo anche che il rock è per sempre e siamo sicuri che in futuro torneremo».

Anche Nick Cave, leader dei suoi the Bad Seeds, ha fatto lo stesso cancellando tutti i concerti programmati in estate che avrebbero dovuto toccare Russia e Ucraina, ma prendendo una posizione ideologica ben precisa: «I nostri pensieri vanno al coraggioso popolo ucraino, al loro leader eroico, a tutti quelli che soffrono per questa guerra insensata».

Le altre voci del coro

markus-spiske-Sting vynil

La copertina di un cd di Sting

Anche Madonna, Elton John, Peter Gabriel e Alex Kapranos dei Franz Ferdinand hanno espresso le loro idee contro l’invasione – con piglio più o meno perentorio -, ma le voci più rilevanti sono state quelle di Sting e Stevie Wonder.

L’ex leader dei Police ha postato un video nel quale suona Russians, brano del 1985 sulla Guerra Fredda e sul pericolo di un conflitto nucleare: «L’ho cantata raramente, non pensavo che sarebbe tornata rilevante. Spero che anche i russi amino i loro bambini».

Il polistrumentista leggenda di Soul e R&B ha invece pubblicato un messaggio toccante in una della sue rarissime apparizioni sui social media: «Questa guerra non riguarda solo l’Ucraina, ma l’anima del mondo. Mentre parliamo, gli ucraini combattono contro le forze del male».

Da London Calling a Kyiv Calling

mick-de-paola-ruderi

Alba su macerie di guerra

Una band punk ucraina, i Beton, ha deciso di riscrivere il testo del celebre cavallo di battaglia dei Clash, registrando una versione “attuale” del pezzo, naturalmente nella loro lingua madre.

Anche la copertina del singolo si rifà all’originale (che a sua volta era una citazione del primo disco di Elvis).

Bohdan Hrynko, Oleg Hula e Andriy Zholob (questi i nomi dei componenti della band) hanno dovuto chiedere il permesso ai membri superstiti dei Clash, ottenendo ovviamente il via libera senza alcuna difficoltà.

Il ricavato della canzone – già disponibile in streaming – verrà interamente devoluto al FURM (Free Ukraine Resistance Movement), organo che si occupa di raccogliere fondi per poter aiutare quanto più possibile la popolazione investita dall’orrore della guerra.


Traccia corrente

Titolo

Artista

Background