Flop tour over the Top: Salmo incendia un lunedì milanese
Scritto da Scate il Gennaio 11, 2023
“Quali sono i maggiori rapper italiani?” Quando arriva la fatidica domanda, Salmo, il primo rappresentante di questo genere musicale ad aver avuto l’onore e l’onere nel luglio 2022 di cantare a San Siro, massimo traguardo per un artista italiano, deve assolutamente esserci. Con i suoi capelli biondi, canzoni tipo “Estate dimmerda” o “Charles Manson (Buon Natale 2)”, e le sue bravate come il concerto senza mascherine sotto la ruota panoramica di Olbia, Salmo è uno di quei rapper che vengono spesso criticati, bollati o presi sotto gamba da chi di rap non se ne intende affatto. A costoro basterebbe aver presenziato al concerto del 12 dicembre 2022 al Forum di Assago a Milano per ricredersi. Due ore abbondanti di show musicale pensato in ogni minimo dettaglio e piene di colpi di scena che hanno ripercorso un po’ tutta la carriera del cantante sardo classe ‘84. Ad accompagnarlo con un’alchimia perfetta la sua band “La Carie”, di cui fanno parte musicisti esperti come il chitarrista Frenetik e l’ex bassista dei Linea 77 Dade, che portano il giusto touch metal. Le versioni rivisitate di alcuni dei maggiori successi raccolti nel Salmo Unplugged uscito ad ottobre per Amazon Music sono andate ad impreziosire e rendere ancor più speciale e irrinunciabile la performance dal vivo.
I fan di Lebonwski
Lunedì 12 dicembre 2022 al Mediolanum Forum, decima data del Flop Tour, il pubblico di tutte le età è sorprendentemente bilanciato fra i gender, con molti giovani ma anche millennials. Salmo sembra essere trasversale. Esaminando un po’ l’abbigliamento si potevano riconoscere i seguaci della prima ora, del Salmo hardcore, e quelli più recenti che conoscono la versione degli ultimi anni che ha lasciato un po’ le sonorità più pesanti a favore di pezzi più orecchiabili e talvolta molto profondi. Il Mediolanum è pieno, nonostante la precedente data allo stadio. Durante lo spettacolo Maurizio ringrazierà moltissime volte chi è venuto a vederlo in segno di grande riconoscenza e affetto, e cercherà di instaurare un rapporto ancor più intimo con i fan andando a cantare proprio in mezzo a loro. Anche il rafting tra la folla con delle chitarrone in sottofondo è stato uno dei momenti clou, sia per gli astanti che per il cantante stesso, emozionatissimo. Un lato molto tenero che questa rock-rap-star tiene ben nascosto sotto alle sue giacche di pelle.
Salmo e le sue mille facce
Un ruolo fondamentale nell’immaginario creato da Salmo negli ultimi tempi è l’uso della tecnologia 3D che lo vede diventare un avatar che si muove all’interno di mondi surreali, apocalittici e fantascientifici che altro non sono che proiezioni del suo inconscio. Un esempio perfetto è il video di Aldo Ritmo. Lo scopo è creare una realtà aumentata, ma anche rimarcare che questa stessa vita ha molteplici facce e che bisogna sempre cercare di capire chi ti sta realmente di fronte. Una riflessione molto attuale, su un pianeta che sembra sempre più caotico e confuso. Durante il live le immagini sull’enorme schermo pixellato retrostante si mescolano con quelle vere rendendole a tratti difficilmente distinguibili. L’apertura a effetto dopo l’opening act della sua protégé Shari vede l’avatar di Salmo calarsi a testa in giù sullo sfondo per poi materializzarsi emergendo da una nuvola di fumo e attaccare con dei pezzi belli decisi da pogo accompagnati da grafiche dai colori infiammati, nonché da vere lingue di fuoco: “Russel Crowe”, “Stai zitto”, “Non volevo”, “Che ne so”, “Daytona”.
“La chiave è sempre l’ultima del mazzo: Damn!”
L’album di Flop vede un Salmo in trappola prigioniero di angosce di vario tipo di certo rincarate dall’avvento del Covid. Ma è proprio in questa situazione, comodamente “arrotolato nella tasca del diavolo”, che sgorga dalla sua penna un album che tocca corde molto nascoste dei nostri animi. Ne è l’emblema il capolavoro “In trappola” con un’enorme chiave in 3D sullo schermo che nasconde al suo interno un labirinto. A questo punto sperare che per la canzone seguente, ad essa indissolubilmente unita e che si intitola appunto “La Chiave”, ci sia Marracash in persona sembra utopico…e invece eccolo apparire con il suo cappotto di pelle alla Matrix a chiedere con nonchalance cosa c’è sul menù. Il pubblico è “tanto così dall’impazzire”: di fronte a due giganti del rap nostrano non si può rimanere composti. Rimasto di nuovo da solo Salmo continua con “Criminale”, gridando esasperato nel microfono “È così facile essere normale”, affermazione ovviamente ironica non essendoci una linea di demarcazione chiara tra normalità e pazzia. In 1984, “l’anno dei miracoli”, canzone il cui titolo richiama il suo anno di nascita, Maurizio dice che in ogni caso “l’importante è ciò che lasci non la conclusione”. E Salmo lascerà un bello squarcio sulla tela come Fontana.
Salmo si confessa
Prossima portata dello chef: momento “Playlist” introdotto da “Ricchi e morti”, dedicata ai milanesi. Salmo, che da dodici anni si è trasferito nel capoluogo lombardo racconta infatti che quando chiedi agli autoctoni “cos’è l’amore” la risposta è “il grano, il cash”. I soldi muovono tutto ma alla fine quello che motiva il cantante è un amore smisurato per musica, l’arte e la creatività. Tutto il resto sono conseguenze più o meno volute. Salmo si sente un po’ colpevole e quindi chiede venia in “Perdonami” e “Prega per me”. Le due canzoni vengono intervallate dal brano “Alba” la cui coreografia consiste in tre giganti finestre virtuali che lasciano filtrare una luce aranciata. Lo schermo si tinge poi di rosso e si anima con tante ballerine che danzano sulle note della title track “Flop!”. Penso che ci sia unanimità nel definire questo insuccesso più che OK, anzi triplo platino, come certificato dalla FIMI pochi giorni dopo Natale.
“Rap di Cristo”
Avvolto nel fumo con l’avatar sul megaschermo retrostante che spunta come un Cristo sul Golgota, Salmo si rivolge “A Dio” esprimendo il suo spaesamento in quanto essere umano nella vana ricerca di un’entità superiore in cui credere. Gli rispondono “i centri massaggi”. In “Hellvisback 2” Maurizio chiede come consolazione che gli venga raccontata una “bugia credibile” perché la verità non fa per lui. Ora Salmo si asciuga il sudore con un asciugamano che si mette in testa e si siede con le gambe a penzoloni dal palco per fare lo spelling in rima del suo nome d’arte “S.A.L.M.O”. In questa canzone vuole che ci si metta nei suoi panni e ribadisce che le due cose che lo mantengono vivo sono l’amore e “vederci(-vi) sotto al palco con gli occhi lucidi”. Già toccati al cuore, arriva il colpo di grazia con “Kumite” in cui Salmo paragona l’amore a un allenamento di karate. Una vera e propria radio hit con un finale reso rockeggiante e un gioco di luci viola, azzurre, e verdi con il volto di Salmo e le immagini degli altri membri della band che si scompongono e ricompongono in background. È trascorsa un’ora densissima da sembrare quasi -90 min: ma la partita, nonostante i fuochi artificiali per uno dei pezzi più amati del rapper sardo, non è affatto finita. Infatti…
Cambio palco a sorpresa
…Buio, e palco vuoto con solo dei volti del cantante sullo schermo che si lanciano in un monologo e si chiedono se nel futuro al posto di Maurizio o di Salmo non resterà solo un “bamboccione 404 buggato”. Il consiglio è di non credere mai alle prime impressioni e di guardarsi sempre bene le spalle… ed ecco che il pubblico capisce che sta per succedere qualcosa e si gira. Salmo sta infatti rientrando con la sua band e si sta andando a sistemare su una piattaforma posizionata proprio in mezzo al campo da basket vicino alla postazione dei tecnici. Si sono messi tutti delle t-shirt rosso acceso. L’atmosfera familiare invita a dei throwback: “Non ci resta che l’odio” perché “finché senti il senso dell’odio potrai dire di essere vivo”, e ovviamente l’indimenticabile “La prima volta”, che “non si scorda mai, dicono, perché puoi cancellare tutto e riviverlo”, in cui Salmo prende perfino in mano il tamburino e si esibisce in un inchino finale. E in questo lunedì meneghino non può mancare il pezzo sad dedicato a questo giorno della settimana, subito corretto con il groove di “Aldo Ritmo”. E poi come in una sorta di jam session Salmo chiede alla band di provare una nuova versione del remix di “Falsità e cortesia” sulle note di “Sweet Dreams”, a cui segue una cover di “Run through the jungle”. Outro super-sentimentale con “Cielo nella stanza” e “Marla – Black Widow” accompagnato da mille luci degli smartphone che brillano come lucciole. Cala il sipario!
Salmo’s Afterparty: un sabato di lunedì sera!!!
In passato Salmo ci ha abituato a stupire il pubblico inventandosi format davvero nuovi e avveniristici per l’Italia come l’Open Sea Republic del 2019 a bordo di un traghetto Olbia-Genova e il Water World Music Festival a Cala dei Sardi del 2021 (vedi documentario su Amazon Prime) con il pubblico arrivato su barche e motoscafi per un evento Covid-free. Al Mediolanum Forum Salmo non si è quindi fatto intimorire da un concerto programmato in un freddissimo lunedì di dicembre e ha fatto di tutto per scaldare i presenti e tenerli svegli e attivi fino a quasi mezzanotte. Rientra sul palco con il dj Damianito e dà il via ad una seconda serata disco facendo altri spezzoni di canzoni leggendarie e mettendosi ogni tanto lui stesso in consolle come gli piace un sacco fare. Mancava infatti “Ho paura di uscire”, con lo special guest Lazza, e non poteva non esserci una telefonata al 666 in diretta dall’Inferno con lo zio Noyz: un “Mic Check” che “schizza nel cervello come crystal meth”. Non dimentichiamoci poi la strofa di Salmo nella “Canzone nostra”, singolo pluripremiato del producer-album di Mace. Poi la chicca “Losing my mind” con un super ritornello dance in cui Maurizio si toglie dei sassolini dalle scarpe riguardo alla vicenda del concerto di protesta contro le restrizioni anti-Covid che hanno messo in ginocchio il comparto musicale. Le perle non sono finite con i super remix di “Bubble”, “Mamma sto male” e “Simon says” di Pharoahe Monch.
Stay Flop!
Speriamo che questo articolo vi abbia fatto sentire un po’ fra gli spalti: era questo d’altronde lo scopo. Ma esserci è tutta un’altra storia. Qui trovate i biglietti per le altre tre date del tour ancora in programma per marzo 2023. Potete scegliere fra Padova, Torino, o un bis al Mediolanum Forum. Il prezzo del biglietto è davvero ridicolo in confronto alla portata dello show offerto. Salmo è la rap star delle contraddizioni, l’uomo che ha reso fashion anche il disco più Flop!, che ha recitato nella serie TV Blocco 181 uscita nel 2022 per Sky TV di cui è stato anche direttore creativo curandone tutta la colonna sonora. E il suo talento inarrestabile verrà pure omaggiato ufficialmente da Amadeus che lo ha invitato a Sanremo 2023… Tempi duri per i suoi detrattori 😉