Il Rap a Sanremo 2023

Scritto da il Febbraio 17, 2023

L’edizione di Sanremo  2023 è destinata ad essere ricordata come una delle più curate e riuscite, varie, fashion, divertenti e meno abbottonate che si siano viste negli ultimi anni. Primo fra tutti il merito va al presentatore Amadeus, affiancato da un Gianni Morandi in grandissima forma. Lo stesso Ariston aveva una scenografia avveniristica con effetti di luce colorati e ricercatissimi che hanno accompagnato magistralmente tutte le esibizioni. Sanremo è stato anche molto giovane, con sei artisti provenienti dall’edizione dei talenti nascenti tenutasi a dicembre 2022. A controbilanciare sono stati invitati dei mostri sacri della musica italiana come Albano, Massimo Ranieri, Peppino di Capri, Ornella Vanoni e Gino Paoli. Per accogliere ulteriori ospiti d’onore sono stati allestiti due palchi paralleli, uno su Piazza Colombo e uno sull’elegante nave Costa Smeralda in rada di fronte al porto della Città dei Fiori.

Parte integrante è stata anche la voce fuori campo del brillante comico Fiorello che ha architettato degli sketch esilaranti. Per citarne uno, Fiore ha impersonato il trapper dal nome Fubu accompagnato dallo “sporchista” Danti, ex rapper dei Two Fingerz, che altro non faceva che le “sporche”, ovvero le voci e i suoni in sottofondo che arricchiscono un brano. Una parodia davvero calzante. E poi le immancabili polemiche e i colpi di scena: la linfa vitale di una kermesse che ha raggiunto picchi altissimi di share. Uno dei più eclatanti ha visto Blanco rompere i cuscini di rose rosse a ricreare il suggestivo setting del video del suo ultimo singolo “L’isola delle rose”. A Gianni Morandi non è rimasto che spazzare via con zelo i petali. Il gesto è stato letto come uno sfogo di rabbia per un problema di audio, ma si trattava probabilmente di qualcosa di concordato, anche se magari non esattamente nelle modalità in cui è avvenuto.

Il Rap a Sanremo

Foto Instagram @sanremorai

Sanremo è il festival della canzone italiana e celebra appunto la musica e il canto, elemento quest’ultimo non preponderante nel genere del rap. Non per questo però il palco è stato interdetto a questi artisti che provano sempre meno timore a calcarlo. Va certo ricordato che il rap più crudo a Sanremo stonerebbe comunque un po’. Le canzoni presentate vengono sempre addolcite, confezionate e infiocchettate in modo da essere più facilmente accessibili ai milioni di telespettatori dai gusti eterogenei e dalle orecchie poco abituate a raffiche di rime a tempo di rullante. Gli artisti in gara riconducibili alla scena rap, in modo più o meno stretto, come ad esempio Articolo 31, Lazza, Mr Rain, Rosa Chemical, gIANMARIA e Colla Zio, hanno portato pezzi dal forte potenziale radiofonico, senza però snaturare la propria identità. Ad integrare con del rap senza troppe censure ci sono stati i collegamenti con la nave Costa Crociere, con Salmo, Fedez e Guè a fare da intrattenitori.

Il rap sulla cresta dell’onda

Come appena accennato il palco sulla Costa Crociere è stato praticamente consegnato in mano ai maggiori rapper italiani, maestri di cerimonia assai esperti. Ad aprire e chiudere le danze Salmo, indiscusso re delle esibizioni live nel 2022 e che per primo è riuscito dove nessun rapper era mai arrivato, ovvero riempire San Siro. Salmo, amatissimo o odiatissimo provocatore, è oramai un veterano dei festival su palchi galleggianti. Martedì sera, dopo aver chiesto ai suoi fan su Instagram se si poteva andare in ciabatte a Sanremo, si presenta a bordo vasca proprio con indosso queste calzature comode abbinate ai degli sciccosi calzini bianchi. Apre con Russel Crowe con una barra a tema, “se hai talento nel canto non c’andare a Sanremo”, e continua con “90 minuti” che culmina con un bello “splash” nella piscina antistante che sembrava proprio invitarlo ad un gesto di sfrontata leggerezza. A Salmo spetterà anche l’onore del collegamento della serata conclusiva, dove però appare bello che risistemato con un gilet di pelle nera e canta un medley di “Il diavolo in me” di Zucchero con outro remixato adatto ad un dj set da discoteca vip.

Per la serata del mercoledì il testimone passa a Fedez, che non si tuffa in piscina, ma sceglie di fare il rapper su un beat prodotto da Salmo (da quando sono tornati amici sono complici nelle loro bravate). “È il ritorno del coglione sulla traccia”  che porta un freestyle il cui testo non era stato sottoposto al vaglio degli organizzatori, e nel quale addita un bel po’ di gente, compresi la Ministra della Famiglia Roccella sul tema dell’aborto e il viceministro Bignami di cui strappa la foto che lo ritrae travestito da nazista ad una festa. Si scaglia anche contro le critiche mosse alla canzone di Rosa Chemical in sede parlamentare della deputata Morgante. Trova anche spazio per un momento toccante in cui ricorda la sua recente lotta contro il tumore al pancreas, rincuorato da Gianluca Vialli che a differenza sua non ce l’ha fatta. Il verso finale è dedicato al Codacons che lo ha denunciato diverse volte. Sua moglie Chiara doveva essere la protagonista dei Ferragnez al festival, ma anche Federico può essere annoverato tra i personaggi di spicco di questa edizione.

Guè invece, molto professionale, si esibisce il giovedì sera con uno dei pezzi tratti dal suo ultimo album Madreperla “Mollami 2” su beat firmato da una certezza, Bassi Maestro. Dato che a Sanremo il look conta molto, si veste in pelle, con giacca rossa e pantaloni neri con fascia laterale rossa, in testa una coppola sempre rossa rivolta all’indietro. Pare che abbia voluto citare lo stile di Biggie Smalls, icona del rap newyorkese. Anche gli Articolo 31 si vestono in completo rouge il mercoledì, mentre Lazza porta questo colore come buon presagio il sabato sera. Il Guercio dice di non fare il gangster, e di essere solo se stesso, ma l’ispirazione all’immaginario delle grandi leggende americane è palese, e vuole sicuramente essere un omaggio e un segno di rispetto.

La miglior serata? Senza dubbio quella delle cover!

Il Rap a Sanremo

Foto Instagram @bigmamaalmic

Su cinque serate di festival il venerdì sera dedicato alle cover è una piacevolissima distrazione. E in questo 2023 le accoppiate sono riuscite alla perfezione nel 100% dei casi. Questo ha permesso ad ulteriori personaggi del mondo del rap di esibirsi all’Ariston. Elodie, ex compagna del rapper Marracash, ha voluto al suo fianco per “American Woman” Big Mama, che ha rappato una strofa in italiano davvero tosta. Le due artiste, vestite con un look nero e rosso, vinilico e aggressivo, si sono mangiate tutto il teatro. Rosa Chemical è andato sul sicuro con Rose Villain con la quale ha già collaborato in precedenza. Anche qui look total black per entrambi con capelli effetto bagnato tirati all’indietro, sopracciglia piumate e unghie lunghissime in pendent. Cantano “America” e Rosa Chemical finisce a terra calpestato affettuosamente da Rose. Grandissima carica anche qui. Salmo viene chiamato da Shari, artista in cui Salmo crede molto e che ha aiutato nella stesura di “Egoista”, canzone che la giovane promessa ha portato a Sanremo Giovani per poi accedere alla finale. Come cover scelgono un medley di “Un diavolo in me” di Zucchero e Salmo con la sua anima rock-hardcore ci si trova benissimo.

Uno dei momenti più toccanti e amarcord per gli amanti dell’hip hop degli albori è stato vedere il medley dei maggiori successi degli Articolo 31 con Fedez ad accompagnarli munito di chitarra rock. J-Ax e DJ Jad, a differenza delle serate in cui hanno portato la loro canzone in gara con tanto di completo elegante, cappello con falda il primo e immancabile coppola il secondo, per questo revival si vestono comodi con delle tute larghe e luccicanti con sulla schiena il logo del loro duo. Snocciolano un mix di innumerevoli hit fra cui “Italiano Medio”, “Domani smetto”, “Volume”, “La fidanzata”. Poi momento topico con “Ohi Maria” seguito da appello per la premier Giorgia per la legalizzazione, e “Funkytarro”. Grande chiusura con il leggendario “Tranqi Funky” con Dj Jad che a sorpresa si mette a ballare la break dance. Gli Articolo 31 si erano sciolti per delle incomprensioni, ma come dicono nella canzone con cui hanno partecipato “siamo stati due coglioni che girano bene in coppia”. Hanno scelto quindi di riunirsi e di celebrare questo loro ritrovarsi niente meno che all’Ariston. Nell’entusiasmo del momento fanno anche la pace con Fedez suggellato da un bacio fra lui e J-Ax. Il loro brano è stato davvero “Un bel viaggio” nel passato con “l’eternit che diventa oro” e “i vestiti larghi e gli amici stretti”. Ci erano proprio mancati e le loro quattro date al Mediolanum Forum a maggio sono già tutte sold out.

Lazza vuole invece rivisitare la canzone di Nesli, fratello di Fabri Fibra, intitolata “La fine” con l’accompagnamento esclusivo di Emma e della violinista Laura Marzadori. Fra Lazza e Emma si nota una travolgente sintonia e la cantante sembra letteralmente sbocciare durante questo duetto. Non sorprende che poco dopo abbiano manifestato l’intenzione di fare un featuring che ci riempie già di curiosità. Madame, che raggiunge la notorietà come rapper, omaggia il genere a lei molto caro con un artista ligure che lei stima moltissimo, ovvero Izi. Il compagno perfetto per la cover di “Via del Campo”, proprio del genovese Fabrizio de Andrè. Una canzone dal fascino intramontabile e cantata con grande delicatezza dai due giovani che sono cresciuti ascoltando questo immenso cantautore. Altri camei che non sono passati di certo inosservati agli appassionati di hip hop sono stati Don Joe in consolle durante la performance di Tananai con Biagio Antonacci, e anche se non nella serata delle cover, Big Fish dei Sottotono a dirigere l’orchestra per la canzone in gara di Giorgia. Anche Thasup, principe della scena urban attuale, mostra la sua presenza dando un contributo alla strumentale della canzone di sua sorella Mara Sattei “Duemila minuti”.

Gli ospiti internazionali: the Black Eyed Peas

Il Rap a Sanremo

Foto Instagram @blackeyedpeas

Amadeus rivoleva i Black Eyed Peas all’Ariston e ce l’ha fatta ad averli come ospiti di punta del mercoledì sera. Il gruppo torna a Sanremo ma senza la cantante Fergie, sostituita ora dalla voce black di J. Rey Soul. Il nocciolo duro della formazione di Los Angeles sono apl.de.ap di origini filippine, will.i.am, e Taboo di origini messicane. Con il loro hip hop alternativo contaminato da ritmi prorompenti hanno trasformato l’Ariston quasi in una discoteca. Hanno portato i loro cavalli di battaglia che hanno messo d’accordo milioni di fan a livello mondiale. Ci riferiamo a “Mamacita” realizzata con Ozuna, “Don’t you worry” con Shakira e David Guetta, e “I gotta feeling”. Beh, il presentimento che sarebbe stata una serata speciale è stato più che legittimo. Piccola interruzione per i ringraziamenti che le star americane rivolgono a Toni Renis che li aveva invitati a Sanremo già nel 2004, per poi lasciare gli spettatori con il loro ultimo singolo “Simply the best” che è anche il voto finale del loro spettacolo.

Il podio di Sanremo

La nuova formula di quest’anno prevedeva che i primi cinque in classifica una volta chiuso il televoto del sabato sera si dovessero esibire nuovamente con un riazzeramento delle preferenze e la riapertura del televoto per il verdetto definitivo. Podio tutto al maschile: Marco Mengoni vince e dedica il suo trofeo alle donne in gara, seguono Lazza, Mr Rain, Ultimo e Tananai. Non male per il rap che vede Lazza e Mr Rain con il suo coro di bimbi vicinissimi al primo posto. Rosa Chemical si porta a casa un onestissimo e meritato ottavo posto, mentre gli Articolo 31 sono sedicesimi e si risentono un pochino per gli orari tardi in cui si sono esibiti. Si meritavano sicuramente qualcosa in più per tutta l’energia che hanno portato e per l’accoglienza calorosa che ha riservato loro il pubblico in sala e sicuramente a casa. Colla Zio e gIANMARIA sono tra i giovani che ottengono le posizioni più alte, rispettivamente al numero 20 e 22.

Di Lazza non abbiamo parlato molto finora, ma non serve dire molto dell’artista che è rimasto per più settimane di seguito primo in classifica FIMI con il suo disco “Sirio” nel 2022, disco che ha ottenuto anche il quinto platino. Lazza come Emis Killa e tanti altri è un rapper milanese venuto grande con le battaglie di freestyle al Muretto, ritrovo storico vicino a Piazza San Babila. Ma Lazza ha anche studiato alcuni anni al conservatorio, suona il pianoforte e partecipa attivamente anche alla composizione delle strumentali. Un artista davvero completo e competente. Contro il talento canoro di Mengoni poco si poteva, ma come testo e come base “Cenere” di Lazza si è giocata il Leone di Sanremo non per una casualità. Ritmo trascinante, un ritornello con finto sample dietro al quale c’è la voce effettata della cantante Arya, che non ci si riesce a levare dalla testa. Sul beat ha messo le sue mani fatate Dardust, ed ecco che si spiega tutta la magia di questo tappeto musicale. Molti avrebbero voluto che fosse Jacopo a trionfare, per suggellare in bellezza un periodo davvero con il vento in poppa. Non resta che fargli davvero tanti complimenti. In questi giorni su Kristall Radio potrete ascoltare molti dei pezzi di Sanremo 2023, specialmente quelli urban durante i programmi del lunedì “Mai dire Mas” dalle 14-15:00 e di “Voci di Periferia” il mercoledì sempre dalle 14-15:00.

Il festival della musica e dell’amore

Come ricorda in apertura della prima serata Benigni nel suo monologo, la musica è la regina di tutte le arti e ricopre da sempre un ruolo molto importante nella vita sentimentale degli italiani. Per questo la maggior parte dei brani di questo contest canoro parla del famigerato amore in tutte le salse. Ciò che mancava un po’ è il racconto dell’amore ai tempi moderni, di quello vero e non idealizzato, di quello cieco che va al di là delle apparenze, di quello fluido che non si lascia costringere in contenitori e cassetti creati dalla mente e dalla società. Ecco che a ovviare a questa mancanza ci ha pensato Rosa Chemical con la sua canzone “Made in Italy”, che non era nemmeno ancora uscita sulle piattaforme e già aveva causato le lamentele in sede parlamentare dell’onorevole di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante, intimorita dal fatto che potesse portare in TV di fronte anche ai giovani telespettatori “il sesso, l’amore poligamo e il porno”.

Rosa Chemical concorre con un pezzo alla cui stesura ha partecipato anche Paolo Antonacci, figlio di Biagio. Il beat è particolarmente coinvolgente grazie a delle sonorità dal gusto gipsy. L’esecuzione è sempre impeccabile e comunque giocosa, infatti i risultati del voto lasciano intendere che la maggior parte del pubblico ha apprezzato e colto il messaggio senza esasperarlo, nè distorcerlo, ma più come una sorta di manifesto necessario in questo momento storico. Per rendere un po’ più piccante l’ultima esibizione del sabato, Rosa è sceso dal palco, ha twerkato in faccia a Fedez che stava seduto in prima fila e poi se lo è tirato sul palco per stampargli un bacio con un accenno di lingua come finale ad effetto. Non è il primo bacio del genere a Sanremo, basti ricordare quello fra Achille Lauro e Boss Doms nel 2021, ma qualche secondo dopo Amadeus, Gianni Morandi e Chiara Ferragni, sì proprio lei, sono entrati per ringraziare e continuare a presentare la serata… Se questo siparietto non è stato architettato, Rosa Chemical è un piccolo genio, ma come si sa la TV lascia poco spazio alla spontaneità. Chissà se sapremo mai come sono andate veramente le cose e se Chiara se l’è davvero legata al dito, specialmente per tutta l’attenzione che il marito le ha rubato. In ogni caso una spassosa provocazione fatta col sorriso e nella speranza che la mentalità e anche i vertici della politica abbandonino la rigidità e smettano di essere avulsi dalla realtà. E con questa “canzone d’amore, meglio se stonata” terminiamo il resoconto di un Sanremo finalmente piacevole, anzi stupendo come ha detto Fiorello in diretta Instagram con Amadeus. Un Sanremo da prima pagina sull’Avvenire 😉


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